domenica 30 ottobre 2011

XIV

Ennesima Domenica di cibo. 
Dopo alcuni giorni di tranquillità: mi basta una "equilibrata" dieta fra le 400 e le 500 kcal per non sentire l'orribile fardello che occupa mente e stomaco al momento, e per evitare le abbuffate. 
Ma i parenti.. sembrano usciti dalla Grande Bouffe
"Ima, prendi un po' di questo."
"Ima, non hai mangiato niente, tieni, mangia"
"Mangia, mangia, perchè non mangi?" 
Andate al diavolo, tutti quanti!
"Ima hai visto quant è buono?"
"Ima dovresti provare il pollo ripieno.."
"Ima.. ma stai bene?"
"Ima basta! Ancora mangi?"

IMA, PERCHE' NON MUORI?

Purtroppo no. Non oggi.
Sono stanca, ho mal di testa. Mangiare mi devasta, mi schifa, mi fa stare male. 
Vorrei tanto essere leggera di nuovo. 
E invece questi numeri orribili, anche dopo digiuni e impegno, rimangono lì fermi. 
Perchè se dopo una settimana di vera fame vedo 46,5 

e dopo una settimana di binge assatanato notturno vedo 47,5 

Io allora decido di non pesarmi più. Perchè è impossibile. Rivoglio il mio 45. Ci stavo bene e male. Ma almeno avevo qualcosa.
Mi sento infantile stasera. 
Sono ancora sotto l'effetto del cibo.
Tipo una droga che mi rende stupida 
e insensata 
e inutile 
e basta.

sabato 22 ottobre 2011

XIII

Ho provato il vestito nero che dovrò mettere stasera. Quello stretto, terrificante, che ha scelto mia madre. 
Poi mi sono guardata allo specchio. 
Le gambe, enormi. La sproporzione fra testa e vita [sembro dimagrire solo lì]. Il seno, inesistente. Il lato B, non parliamone. Orribile. Sono semplicemente orribile. 
Con tutti i buoni propositi ho provato a fare una colazione equilibrata. Una quasi abbuffata. 
Ho provato a vomitare. Una, due, tre volte. Non ci sono riuscita. Mi sono solo fatta un male cane alla gola. 
Che fallita. 
Che schifo. 
Piango, tanto non se ne accorge nessuno.


Ima

venerdì 21 ottobre 2011

XII

Ansia. Gente si intrufola nella mia vita così, senza bussare, pensando di poter, d'un tratto, renderla migliore. Ma vi dirò. NON è così. Anzi sono addirittura infastidita. Non ho mai voluto che il mio disturbo alimentare fosse oggetto di pubbliche discussioni, altrimenti non andrei in giro con vestiti enormemente larghi, non inventerei mille intolleranze alimentari e soprattutto non scriverei nell'anonimato su un blog, non vi pare?
E invece no. Lentamente il mio segreto
sta

venendo

a galla. 

Sarà la mia pelle grigia. Lo sguardo spento. I troppi e continui no. Le scuse. L'amenorrea, ormai da sette lunghi mesi. L'acidità. 
Non mi peso più ossessivamente come prima, mi basta avere la pancia vuota. Sono determinata ad annichilirmi, e per fortuna le mie crisi di binge sono passate. Come ho già scritto in un precedente post, ho imparato a fermarmi prima di un'abbuffata, il che è un bene. Non immaginate quanto.

Ritornando a ciò di cui volevo parlare. I miei compagni di classe sanno. Immaginano. O semplicemente, vedono. Dopo anni, come se fosse successo tutto dalla sera alla mattina, quando la tristezza mi attanaglia da così tanto tempo. Mi sembra sia passata una vita da quando avevo le speranze di essere felice. Ora invece è tutto buio, e non mi va neanche di cercare un modo meno banale per scriverlo. 
Forse è per questo che rifiuto continuamente l'aiuto. 
Domenica è stato orribile, una mia cara amica mi ha telefonato. Dice Ima stai cadendo, non riesco a vederti così senza far nulla, che succede? Rispondo che non succede niente, ed in fondo è proprio questo il problema. Ima lo so che tu non mangi più, dovresti andare in terapia, qual è il fine di tutto questo? Annullarti anima e corpo? 
Sì. 
Mi chiede se possiamo evitarlo. 
Non lo so, sussurro. 

E allora piango, perchè non vedo via di uscita. Sarei ugualmente vuota, anche con dieci chili in più. Probabilmente mi odierei maggiormente, perchè occuperei fin troppo spazio. 
Ci pensavo l'altra notte, mentre sentivo qualcosa di simile alla fame dopo tanto tempo. Quello che avevo prima del dca era uno schifo. Ho sempre cercato di farmi del male, con qualsiasi mezzo. Il cibo è solo un altro dei mille modi attraverso i quali raggiungere il mio obiettivo. 
Perchè? 
E allora piango più forte. Singhiozzo, mi sale la nausea e i battiti aumentano. 
Non so neanche che cosa possa farmi stare meglio, al momento. 
Forse non c'è.

Non ci sono motivi non ci sono perchè non ci sono respiri non c'è più tempo e rimango solo io. 
Ancora per poco.

giovedì 13 ottobre 2011

XI

Binge, di nuovo. 
Mi fa male tutto. 
Devo vomitare, starei meglio se solo ci riuscissi, ma non lo so fare e l'unico modo per rimettere sarebbe introdurre delle altre sostanze nel mio corpo, e temo esploderei anche solo con dell'acqua. 
Mi faccio schifo. 
Voglio andare all'inferno. 
Ho mangiato senza fame.
Una prugna.
Due fette di pan carrè con marmellata di more.
Uno yogurt [magro però eh, particolare importante, come no.]
Tre barrette kids conad al cioccolato, 110 kcal cadauna.
Una quantità indefinita di cereali integrali.
Un bicchiere di latte con muesli al cioccolato. 
Uno yogurt gelato medio con nutella cioccolato bianco e meringa.
Due tranci di maxi al salame piccante. 
Una forchettata di fagiolini. [GIUSTAMENTE]
Una fetta di melone.

b  o  o  m



Digiunerò per noia come ho fatto fino alle 16 di oggi. Per sempre.
Penso che con questo scherzetto mi sia giocata i miei 43 per un lasso indefinito di tempo. 
Non ce la faccio più
Non ce la faccio più
Non ce la faccio più 

Basta.

Ima

mercoledì 5 ottobre 2011

sabato 1 ottobre 2011

IX - pensieri sparsi

Ma quanto è bella la sensazione di vuoto nello stomaco prima di andare a dormire. Vuota la pancia e vuota la testa: forse è così che si dorme bene. 
E' stata una settimana orribile. Dopo domenica, tutto in salita. Per un attimo ho avuto paura, ed è stata la prima vera volta, paura di volermi uccidere, di smettere di esistere completamente. Poi però ho pensato che il mio passatempo preferito [cioè quello di spingermi sempre oltre il limite e punirmi] sarebbe finito, e allora ho cambiato idea. Così mi sono portata dietro il fardello di quest'esistenza inutile appesantita da alimentazione forzata, con grandi difficoltà fino a martedì.
Tre pasti al giorno a casa, l'obiettivo delle 300kcal giornaliere sfuma del tutto. Ma 500, 550, possono anche andare. Sono forte, pronta per ricominciare a farmi del male, più di prima. Inacidita dall'odio altrui trovo nuova motivazione per odiarmi di più. Almeno questo posso farlo. E come una droga, mi ritorna in mente il digiuno
[So che quando rileggerò queste righe domani proverò un certo schifo. Perchè questi pensieri non sono sani. Ma sono i miei.]
Ieri ho potuto assaporare di nuovo una sensazione che non provavo da tempo. Compleanno al ristorante, piatto colmo di roba e io che lo osservo. Ne squadro il contenuto, senza toccarlo. Non mi faccio contaminare. Osservo gli altri che divorano qualsiasi cosa, l'olio i carboidrati e tutto il resto, e mi dà una gioia incontenibile. Perchè vedete, io non "snobbo" chi mangia davanti a me. Io ammiro chi ha la forza di volersi bene e quasi mi viene da piangere quando incontro sulla mia strada qualcuno che ami la vita e il divertimento almeno quanto io ami avere lo stomaco vuoto.
0kcal. 
Non ho fame. 
Ritorno a casa. 
Mi addormento. 
Niente binge nè pianti isterici nè fitte alla pancia. 

Ci ripensavo stamattina, mentre preparavo lo zaino, che è stata una delle poche occasioni in cui sono riuscita ad evitare l'abbuffata così a cuor leggero. Non mi è pesata per niente la vista del buffet di dolci nè degli altri che li ingurgitavano. E tutte le volte che prima di uscire di casa ho avuto paura di un binge, mi sono puntualmente abbuffata. 
Sono arrivata allora alla conclusione che l'unico modo per evitarlo sia non averne paura, non pensarci. E' stato come avere già la tranquillità in tasca.
Respirare ridere piangere amare. A cuor leggero.

E se fosse così che si vive?

In tasca adesso ho solo l'accendino e la certezza che stasera digiunerò di nuovo, addosso ancora quella strana forza di ieri sera. Per il resto invece, credo ci vorrà del tempo. E non mi riferisco all'impossibile digestione della bistecca da ben 330g che a pranzo è stata introdotta per via coatta nel mio corpo.

Ima