sabato 2 giugno 2012

mercoledì 15 febbraio 2012

XXVI

Pensavo che la bilancia mi avrebbe buttato giù, visto l'ultimo periodo. E non nascondo di aver avuto un attimo di ribrezzo nel vedere quel numero orrido. Non è stato nemmeno vero ribrezzo, perchè me lo aspettavo. D'altronde come scrivevo qualche tempo fa, l'unica persona a cui non so mentire è la sottoscritta, sicchè niente effetto sorpresa. Si ricomincia. Anche con 4 chili in più, da adesso. Si ricomincia a fare non so cosa, forse a mettere ordine. Ma sicuramente a non fare idiozie.
In ogni caso. 
Una terribile nausea mi accompagna da tre giorni. Me ne sto schifata, con questa espressione anche un po' snob, perennemente in camera mia. Non so a cosa sia dovuta. O meglio, al momento non mostro sintomi di -probabile, come dice mia madre- influenza. Se non questa nausea. Forse è tutto l'odio che ho dentro. O tutto l'amore. Insomma deve essere qualcosa. E l'idea che la nausea sia la manifestazione fisica di qualcosa che provo mi convince sempre più. Altro che Biochetasi. Dottore, potrebbe prescrivermi un abbraccio materno?

giovedì 9 febbraio 2012

XXV - Death by air.

le persone anonime camminano per strade affollate e nessuno le vede. Osservano, solitamente, la punta dei loro piedi, o un punto indefinito, basso, lontano. Camminano e non lasciano alcuna traccia. Lo fanno silenziosamente, per non disturbare. Le persone anonime camminano per strade, sole. Non hanno compagnia forse perchè non vogliono, forse perchè non possono. Ma tanto questo non interessa a nessuno. 

Quando cammino 
metto un piede davanti all'altro
guardo di fronte a me
la strada piena
poi mi volto
vedo -vedi-
la strada vergine
eppure è così strano 
quando cammino 
metto un piede davanti all'altro 
ma la strada
quando mi volto 
ad osservarla:
non ricambia mai il mio sguardo

   
"Who is the third who walks always beside you?
When I count, there are only you and I together
But when I look ahead up the white road
There is always another one walking beside you
Gliding wrapt in a brown mantle, hooded
I do not know whether a man or a woman
—But who is that on the other side of you?"

                                                                                    (T.S.Eliot - "The waste land")

lunedì 6 febbraio 2012

XXIV - Le notti bianche

 "A volte mi capitano dei momenti di una tale angoscia, di una tale angoscia... Perchè in quei momenti già inizia a sembrarmi che non sarò mai capace di cominciare a vivere una vera vita; perchè ho già avuto l'impressione di aver perso ogni misura, ogni senso della realtà, della autenticità; perchè, infine, ho maledetto me stesso; perchè dopo le mie fantastiche notti mi capitano ormai momenti di ritorno alla realtà che sono terribili! Nel frattempo senti rumoreggiare e turbinare in un vortice vitale una folla di gente intorno a te, senti, vedi la gente vivere, - vivere nella realtà, vedi che la vita per loro non è proibita, che la loro vita non si dilegua come un sogno, come una visione, che la loro vita si rinnova di continuo, è di continuo giovane e nessun suo momento è simile ad un altro, mentre è triste e monotona fino alla trivialità la timorosa fantasia, schiava dell'ombra, del pensiero. [...] Ma nel frattempo l'anima chiede e vuole qualcos'altro! E il sognatore fruga invano, come nella cenere, nei suoi vecchi sogni, cercando in quella cenere almeno una scintilla, per soffiarci sopra, per scaldare al fuoco rinnovato un cuore ormai freddo e ridestare in esso tutto ciò che prima gli era caro, che toccava l'anima, che faceva ribollire il sangue. [...] anche i sogni si consumano!"

domenica 5 febbraio 2012

XXIII

23 è il mio numero fortunato. Il mio numero. Il numero di questo post. 
Ma chissenefrega. 

Ho un nodo alla gola stasera. Lo avevo anche ieri. 
Sento di essere spigolosa. Inquieta. Aggressiva. Vuota. Ma piena, di odio. 
Per te, sconosciuto/a che ti diverti a stravolgermi 72 ore della mia vita solo perchè ti annoi. 
Per te, fin troppo conosciuto e conoscente che se ne strafrega di tutto. 
Per me, infine, e in particolare. Che faccio entrambe le cose. 

Guardo l'orologio e penso che dovrei andare a letto. Poi respiro e sento lo schifo totale. E penso di poterlo buttare fuori scrivendo e invece non ci riesco perchè non sto scrivendo per niente quello che mi passa per la testa ma solo qualche riga così per aggiornare il blog ed ecco devo proprio smetterla con questi modernisti è inutile che io pensi di essere una scrittrice solo scrivendo con lo strim ov consciusnes.

Sono stanca. Vorrei dormire. Smetterla di fare incubi ogni notte. Dormire. Svegliarmi tranquilla.
Mi piacerebbe essere di nuovo me. Avere di nuovo te. Avere di nuovo me.
Il privilegio di passare così tanto tempo con me stessa è che quando sono attanagliata dalla noia più completa ho la facoltà di potermi inventare di nuovo. E di nuovo. E di nuovo..
 

martedì 17 gennaio 2012

XXII

Sopravvivo. 
Appena potrò inebriarmi di un attimo di tempo vi aggiornerò. 
Per ora, in breve, sono in fase restrittiva. O meglio, vediamo il lato positivo. è dal 1 che non mi abbuffo e ho intenzione di non ricominciare di nuovo. Ho il mio diario alimentare, sul quale appunto meticolosamente anche le calorie del dolcificante.
ma la bilancia è ferma.
tutto è molto frustrante. 
vorrei solo essere leggera. 
Leggera
leggera
leggera

"Ma davvero la pesantezza è terribile e la leggerezza meravigliosa?