lunedì 11 marzo 2013

XLIII - concentration

Ce la posso fare. Qualche giorno di non-vomito per capire di non volerlo davvero più. Non nascondo di aver mangiato di più ieri e ieri l'altro (dove il di più è da intendere qualitativamente, cioè cose che normalmente non toccherei, in piccole quantità. es. del parmigiano o del riso) ma sono riuscita a tenere tutto dentro e in fondo non mi è sembrata una tragedia. Oggi sono stata al supermercato e ho comprato frutta e verdura fresca, cose che non mi fanno stare male e che ho deciso di consumare anche fuori dai pasti, qualora sentissi fame o semplicemente necessità di "qualcosa da mangiare". Anche perchè sinceramente, non so voi, ma io non so più quando ho fame e quando non ne ho. 
In ogni caso sta andando tutto bene. Mi sto impegnando molto, anche. Sorrido, sempre. Parlo con gli altri. Non mi chiudo in camera a studiare tutto il giorno. Dico buongiorno e buonasera a sconosciuti. Ascolto musica mentre bevo il tè. Abbraccio le mie compagne di università. Mi piacerebbe essere abbracciata "a sorpresa" con altrettanta naturalezza, ma in questi giorni mi sto spingendo addirittura a richieste esplicite. 
è troppo difficile amarmi da sola. Forse se lo fa un po' al giorno qualcun altro, prima o poi ci riuscirò anche io.
Devo rimanere concentrata. 
Il caro Federico Guglielmo può darmi una mano anche questa volta: 

"Uomini superiori, il vostro male peggiore è: voi tutti non avete imparato a
danzare come si deve – a danzare senza curarvi di voi e al di sopra di voi stessi!
Che importa se siete falliti! Quante cose sono ancora possibili! E allora "imparate"
a ridere, senza curarvi di voi e al di sopra di voi stessi! Elevate i vostri cuori, buoni
ballerini, in alto! più in alto! E non dimenticatemi la buona risata! Questa corona di
colui che ride, questa corona intrecciata di rose: a voi, fratelli, getto questa corona!
Io ho santificato il riso; uomini superiori, "imparatemi" – a ridere! "
[Za] 

3 commenti:

  1. Brava tesoro... stai lottando contro la bestia. Continua così, mi raccomando, io ti sono molto vicina.
    E anche io non riesco a capire quando ho fame o quando non ce l 'ho...ma piano piano dovremmo tornare a percepire anche queste cose.
    Forzaaaa

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    1. Grazie cara! Ce la sto facendo, spero queste energie non siano spese inutilmente, spero questa forza non mi abbandoni troppo presto.
      Un abbraccio,
      Ima

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  2. grazie di cuore per il tuo commento. anch'io ho il terrore di dover passare tutta la vita in questo squallido modo... spero che non ci tocchi un destino così orribile... ma sta anche e soprattutto a noi lottare per cambiarlo. un abbraccio

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