venerdì 15 marzo 2013

XLVI - esperimenti

Oggi ho provato a fare una cosa incredibile: assecondare il mio corpo. Ore 16 e 30, dopo  8 ore di vuoto, mi chiede del cibo. Gli rispondo: una banana, un kiwi, caffelatte. E per un attimo sto bene, ho riconosciuto uno stimolo e non l'ho ignorato. Ma subito, il senso di colpa. Enorme. Cibo fuori pasto, cibo non pesato, cibo perchè avevo fame. 
Ma non è così che dovrebbe funzionare? 

Resisterò, ho attaccato un post it alla porta del bagno con scritto "non farlo". 
Ma dubito riuscirò a ripetere l'esperimento a ogni pasto. 
Anche perchè per il prossimo pasto ci vorrà domani. E domani chissà che sarò.

3 commenti:

  1. si tesoro, dovrebbe funzionare così.
    La strategia che hai attuato scrivendo " non farlo" mi ha colpito parecchio, mostra determinazione, grinta, forza e vera voglia di lottare.
    Oggi è andata...domani è un altro giorno, non affannarti a pensarci, aspetta che sia domani e vedrai come saranno circostanze e situazioni.
    ti sono vicina
    bacio grande grande

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  2. Sì, credo proprio sia così che dovrebbe funzionare.
    Io, fossi in te, ci proverei invece a ripetere l'esperimento. Ripetilo, e vedi come va. E' un qualcosa di nuovo, un qualcosa che rompe i tuoi soliti schemi... per tornare indietro c'è sempre tempo, perciò... non respingere un segnale che potrebbe invece portarti avanti...
    Che sarai domani? Esattamwnte quello che deciderai di voler essere.
    Ti abbraccio...

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  3. Sì, è così che dovrebbe funzionare, ma se ci pensi già non funziona più, è un pensiero intessuto di silenzio che si infrange al solo pensiero della parola. Normalità.
    Comunque ci stai provando, e solo questo conta.

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