Non so proprio come sentirmi.
Mi
è capitato di guardare delle vecchie foto, di quando ero ben 65 kg. Una
mucca. Ho sorriso nel guardarle, so di non essere più così neanche
adesso che, come dicono in molti, sono "in splendida forma" [faglielo
capire che io non voglio essere in splendida forma, voglio essere
semplicemente magra.]. Ma in quelle foto i miei occhi sembravano essere
sinceri e dire Ima è così se ti va bene perfetto altrimenti tanti saluti e a mai più.
Peccato che poi Ima non sia andata più bene a se stessa. Ma questo è un
altro discorso. E poi ne ho viste delle altre, di foto, di quando ero
magra ma mi vedevo grassa.
E lì.
boom.
Una sinfonia di clavicole, sterno, rotule e tutto quello che volete.
Mi
ha colpito, anche in questo caso, il mio volto, chiaramente scavato,
mascolino, brutto. Gli occhi sono sempre incredibilmente vuoti. Ma
sembrano dire visto? Se Ima lo vuole, può cambiare. Un inquietante senso di onnipotenza traspare da quegli sguardi, mi fa provare ammirazione e disgusto allo stesso tempo.
Perchè io non sono più così. Cioè la magrezza è ancora l'obiettivo della mia vita, ma non così tanto. Restringere, lo faccio ogni giorno, ma non al massimo.
Non è proprio vero che da questo punto di vista io mi stia spingendo al
limite, perchè in realtà il mio corpo è stato in grado di sopportare
giornate con una mela verde nello stomaco e 15 km di corsa. Se non è
onnipotenza questa, io proprio non lo so. Ma non sono più così onnipotente.
Le mie 605 kcal di oggi con gli 8 km di corsa mi sembrano un miracolo. E
non nascondo il fatto che in questo momento sia piuttosto affamata, ma
non mangerò perchè seicentocinque sono tantissime, e se mangiassi
continuerei ad essere in splendida forma, cosa che vorrei evitare dal
momento che mentalmente non lo sono. Ecco, è la mia testa che è al
limite. Combatte con un corpo che non accetta, fa mille programmi per
eliminarlo, ma poi? Poi decide di fare gli spuntini, di mettere lo
zucchero nel caffè, di non fare ginnastica e cose del genere. In breve:
il fatto che io fisicamente non sia più una specie di cadavere
ambulante, non toglie peso alle mie ossessioni. Anzi queste si
rafforzano ogni giorno di più, e sale la frustrazione, la demotivazione,
l'incapacità di cambiarmi come vorrei. La mia immaturità latente non
accetta le evoluzioni. Non accetta che io sia in una qualche misura
responsabile verso me stessa e e che abbia un certo rispetto per la
vita.
Queste
sono solo illusioni. Non esiste un male meno doloroso, come tutti i
problemi sono importanti per ciascuno. Un male è sempre un male, anche
se non lo è così tanto.