sabato 1 giugno 2013

LXXIV - lucidità

Non so proprio come sentirmi. 
Mi è capitato di guardare delle vecchie foto, di quando ero ben 65 kg. Una mucca. Ho sorriso nel guardarle, so di non essere più così neanche adesso che, come dicono in molti, sono "in splendida forma" [faglielo capire che io non voglio essere in splendida forma, voglio essere semplicemente magra.]. Ma in quelle foto i miei occhi sembravano essere sinceri e dire Ima è così se ti va bene perfetto altrimenti tanti saluti e a mai più. Peccato che poi Ima non sia andata più bene a se stessa. Ma questo è un altro discorso. E poi ne ho viste delle altre, di foto, di quando ero magra ma mi vedevo grassa.
E lì.
boom.
Una sinfonia di clavicole, sterno, rotule e tutto quello che volete.
Mi ha colpito, anche in questo caso, il mio volto, chiaramente scavato, mascolino, brutto. Gli occhi sono sempre incredibilmente vuoti. Ma sembrano dire visto? Se Ima lo vuole, può cambiare. Un inquietante senso di onnipotenza traspare da quegli sguardi, mi fa provare ammirazione e disgusto allo stesso tempo. 
Perchè io non sono più così. Cioè la magrezza è ancora l'obiettivo della mia vita, ma non così tanto. Restringere, lo faccio ogni giorno, ma non al massimo. Non è proprio vero che da questo punto di vista io mi stia spingendo al limite, perchè in realtà il mio corpo è stato in grado di sopportare giornate con una mela verde nello stomaco e 15 km di corsa. Se non è onnipotenza questa, io proprio non lo so. Ma non sono più così onnipotente. Le mie 605 kcal di oggi con gli 8 km di corsa mi sembrano un miracolo. E non nascondo il fatto che in questo momento sia piuttosto affamata, ma non mangerò perchè seicentocinque sono tantissime, e se mangiassi continuerei ad essere in splendida forma, cosa che vorrei evitare dal momento che mentalmente non lo sono. Ecco, è la mia testa che è al limite. Combatte con un corpo che non accetta, fa mille programmi per eliminarlo, ma poi? Poi decide di fare gli spuntini, di mettere lo zucchero nel caffè, di non fare ginnastica e cose del genere. In breve: il fatto che io fisicamente non sia più una specie di cadavere ambulante, non toglie peso alle mie ossessioni. Anzi queste si rafforzano ogni giorno di più, e sale la frustrazione, la demotivazione, l'incapacità di cambiarmi come vorrei. La mia immaturità latente non accetta le evoluzioni. Non accetta che io sia in una qualche misura responsabile verso me stessa e e che abbia un certo rispetto per la vita. 
Queste sono solo illusioni. Non esiste un male meno doloroso, come tutti i problemi sono importanti per ciascuno. Un male è sempre un male, anche se non lo è così tanto.

2 commenti:

  1. Quanto ti capisco Ima...anche io sono in continua lotta con il mio corpo, non mi soddisfa, ma nello stesso tempo faccio gli spuntini...mangio...non so, e questo mi fa sentire una pappa molle, una ragazza che non sa lottare, che è debole, perché non riesce più ad avere ciò che desidera...
    Forse è perchè, so cosa c 'é dietro a solo ossa...
    Fatto sta che anche se il mio corpo non lo dimostra, dentro sto male, l anoressia continua ad esserci

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  2. Ogni volta che leggo post come questi ho come quelli precedente a questo, mi si ferma il cuore. Perchè mi ricordano come stavo. Quando nessuno si accorgeva di niente. Quando a mantenermi in vita non era il cibo, ma un'illusione e forza di volontà. Ti capisco... L'unica cosa che posso dire è... Che la forza di volontà che usiamo per ammazzarci, possiamo trasformarla in un qualcosa di costruttivo, per rialzarci. So che ce la puoi fare...
    Ti abbraccio forte

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