venerdì 27 settembre 2013

LXXXII - non sono sparita, purtroppo

Non ho alcun motivo per continuare a stare male. 
Non ho davvero più scuse. 
Una delle cose più tristi del mio passato è venuta a galla in famiglia, non che ciò basti a farmi dimenticare lo schifo, ma quanto meno non ho più questo fardello che mi grava addosso. 
All'università procede tutto a meraviglia e adoro i miei studi. 
Sono fidanzata da 3 mesi e il mio ragazzo mi ama. E io amo lui, mi completa e mi regala non so quanta salute. 
ma allora 
perchè 
vomito ancora? 
Che cosa devo sostituire? 
Perchè non accetto che mangiare normalmente provochi, in modo del tutto ovvio, un aumento di peso? 
Perchè odio il mio corpo? Lui dice Ima sei perfetta, sei armoniosa, sei bella. E badate bene, lui sa come mi sento dentro. Non mi dice di essere sexy o cose del genere. Dice sei bella. 
Ma la mia idea di bellezza è evidentemente diversa. 

E vomito tutto. Colazione, pranzo, cena. 
In mensa l'altro giorno la cassiera passa riso al ragù, un piatto di polpette, una piadina, bruschette con formaggio e pomodori, un pezzo di torta. Dice "ora tu devi dirmi dove le metti tutte queste cose." "Nella pancia", rispondo. E aggiungo un sorriso finto che ci sta sempre. "Sì, ok. Ma poi rimangono lì? Sei magra." 
Oltre a una risposta mi sono mancate anche le gambe. 

Oggi dopo la mia abbuffata mattutina sono svenuta. 
Bevo tè verde adesso. 

Ima sei gialla.

3 commenti:

  1. Sai è la stessa cosa che mi chiedo anch'io. Fuori va tutto bene, alle volte a meraviglia, eppure dentro qualcosa non migliora, non cambia, non ci lascia in pace. "adesso dimmi che motivo hai di vomitare, cosa c'è che non va??" mi chiede mia mamma; ha ragione: famiglia ok, a meno di cose che ci sono sempre x tutti purtroppo, ho un ragazzo da 5 anni e siamo uno il centro dell'altra x il nostro futuro, mi laureo tra 10 giorni e poi davvero cambio vita, mi aspetta un periodo cmq tranquillo, non mi faccio schifo (alle volte mi stimo fin troppo) e non ho obiettivi di peso strani x cui dovrei morire,.. Eppure.. Eppure il cibo è un problema.
    Se poi si è presa la storia del vomito è tremendo, xk è un'arma che mette a tacere tutto e lo distrugge allo stesso tempo. Io ad es non mi farei mai vedere mangiare in una mensa, ma a casa le quantità di cibo che in questi anni sono sparite lo so solo io. Quanto ho pulito il mio bagno lo so solo io.
    Secondo me non si può pretendere che finisca tutto non appena fuori le cose si mettono bene, xk a quel mondo abbiamo affidato troppo di noi. Non è solo un punto di sfogo momentaneo, causato solo da qualcosa di estemporaneo, ma è proprio una modalità radicata a cui affidiamo la nostra sicurezza, la gestione delle emozioni (belle o brutte che siano), il modo di darci ragione e non farci sentire inadeguate..
    È complesso, ma nel tempo le cose cambiano. Io sono cambiata molto anche con il cibo, mi sento più sicura a spostarmi ecc, ma quei fantasmi non sono spariti.
    Continua a fare ciò che ami e circondarti di cose positive: non è la chiave di volta, ma aiuta molto a conoscere anche i lati migliori di sé e a guardarsi dall'esterno :-)

    Un abbraccio

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    1. ti ringrazio molto, almeno so di non essere l'unica a provare tutto questo.. un abbraccio
      Ima

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  2. Molte ragazze dicono di essere "guarite" grazie all'amore del loro partner. Io, sinceramente, non credo sia vero. Non hanno risolto il problema di fondo e, a parer mio, ripiomberanno nella malattia appena torneranno ad essere single.
    Mi spiego : mettiamo che tu abbia sempre mal di stomaco. Prendere una pastiglia ogni volta che provi dolore non significa aver risolto il problema! Risolvere il problema significa capire cosa causa il dolore allo stomaco ed intervenire sulla causa, non sul sintomo. Secondo me "sfruttare" l'amore dei propri fidanzati per colmare un vuoto derivante da una carenza di altro tipo non significa guarire, ma semplicemente usare il loro amore come la pillola dell'esempio.

    In più non è che detto che chiunque riesca ad "usare" quel sentimento per riempire un vuoto derivante, ad esempio, da problemi con i genitori.
    Io mi sono ammalata poco dopo essermi messa con il mio ex. Sono stata con lui per più di due anni e mi ha dato tanto. Mi ha amata e sostenuta, è stato incredibilmente paziente e premuroso. Mi ha dato tutto quello che potevo desiderare, ma ciò non ha influito positivamente sul mio DCA in quanto esso era/è legato a questioni famigliari che lui, per quanto mi amasse, non avrebbe mai potuto cambiare...

    Non si può far affidamento sugli altri per guarire, ma solo ed esclusivamente su se stessi. Solo tu puoi salvare te stessa.

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