martedì 12 novembre 2013

LXXXVIII - una vita al 40% o meno.

Ima è sempre stata due ma ora lo è in modo molesto e ancora più segreto se possibile, come  in Prince of Persia, il gioco intendo, come quando il principe passa attraverso lo specchio e diventa due. E poi deve combattersi.
Ima deve combattersi.
Vivo la mia vita da malata da lunedì al giovedì sera/venerdì pomeriggio. Poi prendo un treno, vado dal mio ragazzo e vivo una vita normale, piena, bella, senza esitazioni o tristezze. Ritorno lunedì mattina a casa e la prima cosa che faccio è passare al supermercato e spendere 15 euro in schifezze, tornare a casa pregando che non ci sia la mia coinquilina, mangiare e vomitare tutto, digiunare fino al giovedì sera/venerdì pomeriggio e riprendere il treno. E la cosa che mi assilla è non capire se vivo la settimana in funzione del week-end o il contrario, il che sarebbe preoccupante.
E intanto sono enorme. Grassissima. Orribile, gonfia, lardosa. Non mi vanno più i miei vecchi vestiti. Tra poco farà freddissimo e io sarò senza niente da mettere perchè sono troppo grassa per usare i miei maglioncini e i miei jeans. E adesso se potessi io mi svuoterei lo stomaco e il cervello, butterei tutto nel cesso, tutto all'aria, ai cani, la mia vita che funziona al 40 per cento o qualcosa in meno, i miei interessi sfumati nel nulla, le mie bugie a chi mi ama, le mie ossessioni che mi assalgono durante la notte. Non c'è libertà in tutto questo. Nè ordine nè armonia. Non c'è vita in questa vita.
Ma da giovedì sera/venerdì pomeriggio, tutta un'altra storia.

Ima sei molto malata ancora

2 commenti:

  1. Questo post è struggente.
    Credo che sarebbe capace di far capire a chiunque, anche alla persona più ignorante in materia, la gravità dei DCA. Mette in luce la routine asfissiante, l'eterno ritorno dell'uguale che li caratterizza, e evidenzia il loro aspetto di "dipendenza".

    Un DCA è un circolo vizioso, un cane che si morde la coda, una gabbia dorata, un microcosmo malato... Un sistema malsano i cui ingranaggi possono essere manomessi solo da una persona : te stessa.


    Ima, sei ancora molto malata.
    Ima, non sei costretta ad essere malata per sempre.

    Forza <3

    RispondiElimina
  2. Questo post esprime il peso , non corporeo ma psicologico, che ti porti dietro... che è molto simile a quello di chi soffre di dca come te...
    Coraggio Ima
    Ce la puoi fare. Credici
    un abbraccio

    RispondiElimina