domenica 21 agosto 2011

VI

Vi capita mai di avere così tanto da dire da chiudervi nel più profondo silenzio? 
Sono in preda a una crisi. Una tempesta emozionale. Un picco ormonale. Qualcosa
Insonnia, mal di pancia, e fin qui è tutto normale. Ma quando i sensi di colpa non provengono da quel trancio di pizza che avresti potuto evitare, allora tutto è più chiaro. E impari a distinguere cos'è che ti fa odiare ogni cosa di te. E non mi riferisco a carboidrati semplici. 

Le scampagnate in famiglia sono la cosa più improbabile in cui possa cimentarmi al momento. Per ovvi motivi. Però faccio il sacrificio perchè  in fondo è per delle persone che amo. O che potrei amare. 
Perchè oggi ho scoperto una cosa, ed è doloroso, ma devo scriverlo adesso
Sono profondamente egoista e non lo sapevo. 
Egoista egoista egoista. Non vedo altro che me. I miei problemi. Il mio peso. Le mie ossessioni. Ma non è stato sempre così.

Oggi a tavola tra una patatina fritta e un boccone di carne avevo mio padre di fronte. Era stanco. Mi osservava contento, mi riempiva il piatto. 
P:"Ti piace, amore di papà?"
I:"Sì, è molto buono.."
P:"Ma tu sei così fessa."
I:"..?"
P:"Potresti mangiare sempre tutte queste cose buone. E invece, guarda come ti sei ridotta. Sei una stupida. Hai il viso ossuto, mascolino. E guarda quelle braccia: una volta non erano così. Pensi di essere bella?"
No, papà, non lo penso. Non lo sono. Non mi interessa. Ecco che mi ritorna in mente di cosa volevo parlare.
Quando due anni e mezzo fa cominciai la dieta volevo essere migliore. Fisicamente. Volevo essere più carina. Al diavolo chi dice che pesare meno fa stare meglio con se stessi, è una palla. Essere sovrappeso non è salutare nè esteticamente bello. [mi riferisco ovviamente a un sovrappeso consistente] Se avere dei chili in più ti fa odiare ciò che hai dentro, allora hai un problema, e perdere quei chili non cambierà niente, continuerai ad odiarti. Questa è la differenza fra una dieta e un DCA come il mio. Parere personalissimo. Mi sono accorta di essere scivolata in qualcosa di più grande di me proprio quando ho cominciato a non interessarmi più di essere attraente. Di essere migliore fuori. Così ho l'illusione di essere migliore dentro, di essere pura ed essenziale. Ma in realtà è come dice mio padre. Sono una fessa, una stupida. Questo mi pesa più di essere brutta o mascolina. Soprattutto se lo dice lui. 

Ma chissà perchè, io tutto questo oggi non gliel'ho detto. Ho preso una mezza salsiccia e a lui è andato bene così. Gli ho regalato un sorriso che normalmente avrei negato, strappato, rubato. Il pranzo invece mi ha regalato un mal di pancia fuori dal comune, giuro che è stato difficile trattenere tutto dentro, premere leggermente la pancia sarebbe stato sufficiente per vomitare tutto. Cosa che ho provato a fare, lo ammetto, ma che come sempre, non mi è riuscita. 
E adesso, per cosa sentirmi in colpa? Il cibo per oggi sembra essere passato in secondo piano. Ho stampata nella mente l'immagine di mio padre, stanco, per colpa mia
E allora vorrei sparire.

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